La pirateria malese conta parecchi secoli di vita e continuerà per molti secoli ancora. È una eredità sanguinosa che si trasmette di padre in figlio.
– Ma non scema questa razza?? I continui combattimenti devono fare dei grandi vuoti.
– Poca cosa, Kammamuri, poca cosa! La stirpe malese è feconda come le piante velenose, come gli insetti nocivi. Morto uno, un altro ne nasce e il figlio non è meno valoroso né meno sanguinario del padre.
– La Tigre della Malesia è malese?
– No, è bornese e di una casta elevata.
– Ditemi, signor Yanez, come mai un uomo terribile che assalta vascelli, che trucida interi equipaggi, che saccheggia e incendia villaggi, che, infine, sparge ovunque il terrore, si è generosamente offerto di salvare il mio padrone che non ha mai conosciuto?
– Perché il tuo padrone fu il fidanzato di Ada Corishant.
– Conosceva, forse, Ada Corishant? – chiese Kammamuri, con sorpresa.
– Non l’ha mai veduta.
– Non capisco allora…
– Lo capirai subito, Kammamuri. Nel 1852, cioè cinque anni or sono, la Tigre della Malesia aveva raggiunto il culmine della sua potenza. Aveva molti e ferocissimi tigrotti, moltiprahos , parecchi cannoni. Con una sola parola faceva tremare tutti i popoli della Malesia.
– Eravate anche allora insieme con la Tigre?
– Sì e da parecchi anni. Un giorno Sandokan fu informato che a Labuan viveva una fanciulla incantevole, bellissima, e si sentì vinto dal desiderio di contemplarla. Si recò a Labuan, ma fu scoperto da un incrociatore, vinto e ferito. Con infinite pene e affatto solo poté riparare sotto i boschi e di là giungere ad una casa abitata da… indovina da chi?
– Non lo saprei.
– Dalla fanciulla che voleva vedere.
– Oh! quale strana combinazione!
– La Tigre della Malesia non aveva amato fino allora che le lotte, le stragi, le tempeste. Ma, vista la fanciulla, se ne innamorò alla follia.
– Chi? La Tigre? E impossibile! – esclamò Kammamuri.
– Ti narro dei fatti veri – disse Yanez. – Amò la fanciulla, la fanciulla amò ardentemente il pirata e si accordarono per fuggire assieme.
– Perché fuggire?
– La fanciulla aveva uno zio capitano di marina, uomo ruvido, violento, nemico acerrimo della Tigre della Malesia. Passo sopra alle pugne tremende accadute fra inglesi e pirati, sulle disgrazie che toccarono alla Tigre, sul bombardamento di Mompracem, alle fughe. Ti dirò solo che Sandokan finalmente poté far sua la fanciulla e rifugiarsi a Batavia. Io e una trentina di tigrotti lo seguimmo.
– E gli altri?
– Erano tutti morti.
– E perché la Tigre tornò a Mompracem?
Yanez non rispose e ilmaharatto , sorpreso di non ricevere risposta, alzò gli occhi e lo vide asciugarsi rapidamente una lacrima.
– Ma voi piangete! – esclamò.
– Non è vero – disse Yanez.
– Perché negarlo?
– Hai ragione, Kammamuri. Anche la Tigre della Malesia, che non aveva mai pianto, vidi scoppiare in lacrime. Il cuore mi si stringe e un nodo mi serra la gola tutte le volte che io penso a Marianna Guillonk.
– Marianna Guillonk!… – esclamò ilmaharatto . – Chi è questa Guillonk?
– Era la giovinetta fuggita con la Tigre della Malesia.
– Parente di Ada Corishant?
– Cugina, Kammamuri.
– Ecco perché la Tigre ha promesso di salvare Tremal-Naik e la sua fidanzata. Ditemi, signor Yanez, è viva Marianna Guillonk?
– No, Kammamuri – disse Yanez con tristezza. – Sono due anni che dorme in una tomba.
– Morta?
– Morta!
– E suo zio?
– Vive ed è sempre in cerca di Sandokan. Lord James Guillonk ha giurato di farlo appiccare assieme a me.
– E dove si trova ora?
– Non lo sappiamo.
– Temete d’incontrarlo?
– Ti dirò che ho un presentimento. Ma… ai presentimenti già io non credo più. – Accese una sigaretta e si mise a passeggiare sul ponte. Ilmaharatto notò che quell’uomo, di solito così ilare, era diventato triste.
– Forse sono i ricordi che l’hanno reso malinconico – mormorò, e scese nella cabina della pazza.
Il vento continuava a mantenersi buono, anzi tendeva a crescere, accelerando la corsa dellaPerla di Labuan , la quale non tardò a raggiungere i sette nodi all’ora, velocità che le avrebbe permesso di guadagnare ii capo Sirik molto presto.
Da Mompracem a Sarawak (seconda parte)
14 Agosto 2007 Di Lascia un commento
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