I cavalieri erano giunti di fronte alla città, quando sulla riva opposta si udì una voce gridare:
– Chi passa?…
– Che nessuno risponda – disse il principe.
– Chi passa? – ripeté la voce con accento minaccioso.
Non ricevendo risposta, la sentinella che doveva aver scorto quel gruppo di cavalieri, quantunque la notte fosse oscura, fece fuoco gridando:
– All’armi!…
La palla passò fischiando sopra il drappello e si perdette nella vicina foresta.
– Sprona!… – gridò Kammamuri.
I cavalli partirono di carriera, mentre verso la città si udivano le guardie del palazzo del governatore gridare:
– All’armi!…
Il drappello percorse buon tratto della riva destra, poi guadò il fiume ad un miglio dalla città e passò sulla sponda sinistra per percorrere la via che conduce alla costa.
– Credete che c’inseguiranno? – chiese Ada al principe.
– Lo temo, signora – rispose il pretendente. – A quest’ora avranno già trovato il governatore e, accorgendosi della mia fuga, si lanceranno tutti sulle nostre tracce.
– Ma sono solamente venti.
– Sedici, signora, poiché quattro dormono.
– Tanto meglio. Potremo respingerli facilmente.
– Ma andranno a cercare soccorsi nei villaggi deidayachi e prima di dodici ore avremo ai talloni due o trecento armati.
– Giungeremo prima alkampong ?
– Fra due ore ci saremo, e se verranno ad assalirci troveranno un osso duro da rodere. Fra due giorni spero di radunare cinque o sei mila malesi e un centinaio diprahos .
– Armati di cannoni, iprahos ?
– Alcuni solamente, e saranno sufficienti per assalire la flotta di Brooke.
– Fortunatamente fra quattro o cinque giorni giungeranno molte artiglierie.
– Delle artiglierie, avete detto?… – esclamò il principe, al colmo dello stupore.
– Sì, servite dai più formidabili pirati del Borneo.
– Da quali?
– Da quelli di Mompracem.
– Di Mompracem?… Sandokan, la invincibile Tigre della Malesia, viene dunque in mio soccorso?…
– Lui no, ma le sue bande forse a quest’ora navigano verso la baia di Sarawak.
– Ma dov’è Sandokan?
– Nelle mani delrajah .
– Lui prigioniero?… È impossibile!…
– È stato vinto da forze venti volte superiori alle sue, dopo un terribile combattimento, e fatto prigioniero assieme con il suo luogotenente e il mio fidanzato. È per salvare loro che io vi ho fatto fuggire.
– Ma dove sono ora?
– A Sarawak.
– Li libereremo, signora, ve lo giuro. Quando i malesi sapranno che le bande di Mompracem prendono parte alla lotta insorgeranno tutti. James Brooke non ha che pochi giorni di potere.
– Alt! – gridò in quell’istante una voce.
Il principe rattenne violentemente il proprio cavallo e si pose davanti alla giovanetta snudando ilgolok .
– Chi vive? – gridò.
– Guerrieri di Orango-Tuah.
– Va’ a dire al tuo capo che il nipote di Muda-Hassin viene a visitarlo.
Poi volgendosi verso la giovanetta e indicandole una massa oscura che s’ergeva sull’orlo d’una grande foresta, le disse:
– Ecco ilkampong !… Ora possiamo sfidare le guardie del governatore.
La fuga del principe Hassin (terza parte)
9 Gennaio 2008 Di Lascia un commento
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