Rideva di un riso convulso, e così forte che pareva fosse tutt’a un tratto diventato pazzo. E come se ciò non bastasse, parlava senza arrestarsi, ora di Mompracem, ora dei tigrotti e ora di Sandokan, come se dinanzi a lui ci fossero degli amici, anziché dei nemici.
– Quell’uomo è pazzo – disse lord Guillonk al colmo della sorpresa.
– Non è pazzo, milord – aggiunse ilrajah . – È la limonata che fa ridere. Gl’indiani, come vedete, hanno delle bevande veramente meravigliose.
– Ci dirà, dove si trova la Tigre della Malesia?
– Senza dubbio. Basterà interrogarlo.
– Amico Yanez – disse il lord, rivolgendosi al portoghese, – parlami della Tigre della Malesia.
Il portoghese, che era stato liberato dalle corde che gli stringevano i polsi e le caviglie, udendo la voce del lord, si era prontamente alzato.
– Chi parla della Tigre? – chiese. – La Tigre, ah… ah! La Tigre della Malesia… Chi non la conosce? Sei tu, vecchio, che non la conosci?… Non conoscere la Tigre, la invincibile Tigre?… Ah!… ah!… ah!…
– È forse qui la Tigre? – chiese ilrajah .
– Ma sì, è proprio qui, sul territorio di James Brooke, delrajah di Sarawak. E quello stupido di Brooke non lo sa… ah!… ah!…
– Ma quest’uomo v’insulta, Altezza – disse Guillonk.
– Che importa? – disse ilrajah , alzando le spalle. – Insulta, ma darà nelle nostre mani il capo dei pirati di Mompracem.
– Proseguite, dunque, Altezza.
– Ditemi, Yanez, dov’è nascosto Sandokan?
– Non lo sai?… ah!… ah!… Non sa dove sia Sandokan! È qui, proprio qui – disse Yanez, continuando a ridere.
– Ma in quale luogo?
– In quale?… È… è…
Si arrestò. Forse un lampo di lucidità gli aveva rischiarato il cervello, nel momento in cui stava per tradire il suo fedele amico.
– Perché ti fermi? – chiese ilrajah . – Tu non sai dunque dove si trova?
Yanez proruppe in una risata convulsa che durò alcuni minuti.
– Ma sì che lo so – rispose poi. – È in Sarawak.
– Tu non dici il vero, Yanez.
– Sì, dico il vero. E nessuno lo sa meglio di me… ah! ah! Io non saper dove sia Sandokan… ah!… ah!… Ma tu sei pazzo.
– Ebbene, dimmi, dov’è?
– In città, ti ho detto… Sì, a quest’ora dev’essere giunto e andrà a disseppellire il finto morto… e noi rideremo; sì, rideremo di aver giocato quello stupido di Brooke… Ah! ah!
Ilrajah e lord Guillonk si guardarono in viso con stupore.
– Il finto morto! – esclamarono ad una voce. – Chi è questo finto morto?
– Chi?… Non lo sai? È Tremal-Naik, ilthug indiano.
– Ah!… miserabile! – esclamò ilrajah . – Ora comprendo. Continua, Yanez, amico mio. Quando disseppellirete il finto morto?
– Questa stessa notte… e domani rideremo. Oh sì, rideremo Ah!… ah!… che bel tiro!… ah!… ah!…
– E sarà Sandokan che lo disseppellirà?…
– Sì, Sandokan, e questa notte stessa… ah! ah! Ci divertiremo domani… e Tremal-Naik sarà contento… oh! sì, contento, tanto contento!…
– Basta così – disse ilrajah . – Ora sappiamo ciò che dobbiamo fare. Venite, milord.
Lasciarono la stanza e si ritirarono nello studio dove li attendeva il capitano delle guardie, un bell’indiano di alta statura, di provato coraggio, di grande sagacia, antico compagno d’armi delrajah .
– Kàllooth – disse il principe. – Di quanti uomini fidati puoi disporre?
– Di sessanta, tutti indiani – rispose il capitano.
– Fra dieci minuti che sieno pronti a partire.
– Sta bene,rajah . E poi?
– Metterai quattro sentinelle nella stanza di Yanez e dirai loro di ucciderlo come un cane al primo tentativo di fuga. Va’!
L’indiano salutò e uscì rapidamente.
– Verrete anche voi, milord? – chiese ilrajah .
– Non occorreva chiedermelo, Altezza – rispose lord Guillonk. Io esecro la Tigre della Malesia.
– Eppure è vostro nipote, milord – osservò ilrajah , sorridendo.
– Non lo riconosco.
– Sta bene. Domani, se la sorte ci arride, la pirateria malese avrà perduti per sempre i suoi due capi. A noi due, Tigre della Malesia: James Brooke ti sfida.
Lord James Guillonk (seconda parte)
21 Novembre 2007 Di Leave a Comment
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