– Dunque tu sei amico delrajah – disse, quando Yanez ebbe terminato.
– Amico intimo, fratello mio.
– Non ha alcun sospetto?
– Non credo; ma, come ti ho detto, sa che tu sei qui.
– Bisogna affrettarsi a liberare Tremal-Naik. Ah! se potessi nel medesimo tempo schiacciare per sempre quel dannato Brooke!
– Lascia ilrajah , Sandokan.
– Egli fu troppo feroce, Yanez, verso i nostri fratelli. Darei metà del mio sangue per vendicare le migliaia di malesi uccisi da quell’uomo terribile e spietato.
– Bada, Sandokan; non abbiamo che sessanta uomini.
Un lampo sinistro balenò negli occhi della Tigre della Malesia.
– Tu sai, Yanez, di quanto io sia capace – disse con un tono di voce che faceva fremere. – Il mio passato tu lo conosci.
– Lo so, Sandokan, che tu hai sfidato l’ira di regni ed imperi europei. Ma la prudenza non è mai troppa.
– E sia: sarò prudente. Mi accontenterò di liberare Tremal-Naik.
– Cosa forse più difficile dell’altra, Sandokan.
– Perché?
– Ci sono sessanta bianchi nel fortino e molti pezzi di cannone.
– Cosa sono sessanta uomini?
– Aspetta un po’, fratellino mio. Mi dimenticavo di dirti che il fortino è vicinissimo alla città. Al primo colpo di cannone tu avrai i bianchi dinanzi e le truppe delrajah alle spalle. Sandokan si morse le labbra e fece un gesto di dispetto.
– Eppure bisogna salvarlo – disse.
– Che cosa dobbiamo fare?
– Giocheremo d’astuzia.
– Hai un piano?
– Sono bornese e, come i miei compatrioti, ho sempre amato i veleni. Con una sola goccia si uccide un uomo per quanto sia forte; con un’altra goccia lo si addormenta, lo si fa credere morto, o lo si fa impazzire. Il veleno, come vedi, è un’arma potente, terribile.
– So che durante il nostro soggiorno a Giava tu ti occupavi molto di veleni. E mi ricordo che una volta un potente narcotico ti salvò dalla forca.
– Ecco che i miei studi e le mie ricerche cominciano a fruttare – disse Sandokan. – Ascoltami, Yanez.
Frugò in una tasca interna della sua giacca e ne trasse una scatoletta di pelle ermeticamente chiusa. L’aprì e mostrò al portoghese dieci o dodici microscopiche boccettine, piene di liquidi bianchi, verdastri e neri.
– Per Giove! – esclamò Yanez.
– Non è tutto – disse Sandokan, aprendo una seconda scatoletta contenente piccolissime pillole che esalavano un acuto odore. – Questi sono altri veleni.
– E cosa vuoi fare con quei liquidi e quelle pillole?
– Ascoltami con attenzione, Yanez. Tu mi hai detto che Tremal-Naik è prigioniero nel forte.
– È vero.
– Credi di poter entrare nel forte, chiedendo il permesso alrajah ?
– Lo spero. Ad un amico non si nega un favore così piccolo.
– Tu dunque entrerai e chiederai di vedere Tremal-Naik.
– E quando l’avrò veduto, cosa farò?
Sandokan levò dalla seconda scatola alcune pillole nere e gliele mise in mano.
– Queste pillole contengono un veleno che non uccide, ma che sospende la vita per trentasei ore.
– Ora comprendo il tuo piano. Io dovrò farne inghiottire una a Tremal- Naik.
– O scioglierne una nella brocca dell’acqua.
– Tremal-Naik non darà più segno di vita, lo crederanno morto e lo seppelliranno.
– E noi, nella notte, andremo a disseppellirlo – aggiunse Sandokan.
– Il progetto è stupendo, Sandokan – disse il portoghese.
– Tenterai il colpo? Tu non corri, mi pare, alcun pericolo.
– Io lo tenterò, purché mi si permetta di entrare nel forte.
– Se non ti permettono, corrompi qualche marinaio. Hai denaro?
Il portoghese aprì la giacca, il panciotto, alzò la camicia, e mostrò una fascia un po’ rigonfia che gli cingeva i fianchi.
– Ho sedici diamanti che tutti insieme valgono un milione.
– Se ne vuoi altri, parla. La mia cintura contiene il doppio della tua e a Batavia abbiamo tanto oro da acquistare la flotta intera del Portogallo.
– Lo so, Sandokan, che il denaro non ci manca. Per ora mi accontenterò dei miei sedici diamanti.
– Nascondi ora queste pillole e anche quelle due boccettine – disse Sandokan. – Una, la verde, contiene un narcotico che non sospende la vita, ma che addormenta profondamente per dodici ore; l’altra, la rossa, contiene un veleno che uccide istantaneamente e senza lasciare traccia. Chissà: possono esserti utili.
Narcotici e veleni (terza parte)
24 Ottobre 2007 Di Leave a Comment
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